TRATTAMENTO DI PIAGHE CON IL MIELE tratto da Medicina dell’Africa Nera 1998,45(11)

Esperienza effettuata presso l’ospedale di Lomé

ATTIPOU K.*, ANOUKOUM T. * *, AYITE A. *, MISSOHOU K. *, JAMES K. *

ferita1ABSTRACT
Uno studio prospettico è stato effettuato da gennaio 1992 a dicembre 1993 con l’obiettivo di testare l’efficacia del miele su piaghe di diversa natura.
Il gruppo era formato da 79 malati, di cui 46 uomini, 33 donne di età media dai 22,3 anni ai 69 anni.
Gli autori presentano i risultati preliminari di questo studio. Continua a leggere

APIARIO INTEGRATO di Mazzano (Roma)

locandina apiarioPropoli, miele e cera contengono oli essenziali, composti terpenici, resine ed altre sostanze volatili che danno il tipico odore all’alveare. Queste sostanze inspirate possono svolgere un’azione benefica su tutto l’apparato respiratorio secondo i principi dell’AROMATERAPIA, trattamento terapeutico a base di molecole volatili naturali somministrate per via aerea.

I composti volatili sono rapidamente assorbiti dalle mucose respiratorie e, oltre ad agire localmente, entrano nel torrente ematico senza subire trasformazioni. Hanno quindi un effetto più rapido rispetto ai medicamenti somministrati per via orale che devono invece subire varie modificazioni a carico del sistema digerente e del fegato, prima di venire assorbite e quindi esplicare il loro effetto. L’assorbimento delle sostanze volatili attraverso le mucose è favorito Continua a leggere

Le prospettive dell’impiego della propoli e del miele in apiterapia

miele e propoliLa Primavera è alle porte ma come dicono i nostri amici agricoltori di una certa età “Marzo cambia sette cappelli al giorno”. La Candelora è passata da un mese ma in certe giornate, ancora fredde, scrutiamo, in cielo e terra, le prime avvisaglie della Primavera.

Il freddo è una medicina ma che lascia talvolta una scia naturale di brontolii e tossi. In attesa di una splendida giornata di sole, da buoni apicoltori, rimediamo con miele e propoli gli acciacchi invernali, un po’ come gli alpini con la grappa il freddo entrato nelle ossa.

Con il contagocce in mano, compiaciuti, guardiamo cadere quelle stille ambrate e profumate di resine e ci domandiamo se, anche questa volta, la propoli ci aiuterà. Beh, non siamo gli unici a chiedercelo. Anche degli scienziati, da una parte all’altra del globo, si sono posti la stessa questione. Continua a leggere