Mortalità delle api causata dall’uso di prodotti fitosanitari

KILLED BEEVi segnaliamo questo interessante argomento:

Mortalità delle api causata dall’uso di prodotti fitosanitari
Dati raccolti negli anni 2015-2017 nell’ambito di quanto previsto dal Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Presentazione di Valter Bellucci e Valerio Silli dell’ ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sulla

Mortalità delle api causata dall’uso di prodotti fitosanitari. Dati raccolti negli anni 2015-2017 nell’ambito di quanto previsto dal Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

E’ stato presentato nell’ambito  delle Manifestazioni apistiche 2018 ( il 14 settembre 2018 dall’Osservatorio Nazionale Miele, Castel San Pietro Terme BO).

Il programma è scaricabile a questa pagina: https://www.apidolomiti.com/sito/wp-content/uploads/2018/07/ConcorsoTreGocce_2018_Programma.pdf

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Le api non finiranno mai di stupirci: capiscono il concetto matematico di “zero”

api zeroIntorno al 600 dopo Cristo un matematico indiano definisce lo “zero” che non è per niente un “niente” ma un elemento fondamentale per il calcolo.  Lo scienziato lo rappresenta con un simbolo e propone un’aritmetica comprendente i numeri negativi e lo zero.  Più in là, a Damasco, allora capitale dell’Islam, si diceva che oltre il fiume Indo c’erano matematici raffinati che utilizzavano un sistema di numerazione superiore a ogni altro per praticità ed efficacia che si fondava su nove cifre più lo zero.  Tant’è utile questo sistema che il mondo islamico adotta questa concezione che altro non è che quella che oggi impiega tutto il mondo.  La novità arriva nell’Europa continentale verso il 1200 con l’italiano Fibonacci, grande matematico pure lui, che l’aveva acquisito in Algeria. Continua a leggere

Rasare spesso il prato di casa non favorisce le api

prato casaSappiamo bene come il declino delle api, l’impollinatore per eccellenza, dipende da numerosi fattori negativi come la perdita di habitat e l’impiego di pesticidi.  In aiuto a situazioni di degrado, la ricerca ha messo in evidenza che in città ci sono aree che funzionano come rifuggi per gli insetti: i parchi pubblici, gli ambienti ruderali, i prati, i giardini.  Se ben gestite, queste aree possono mitigare alcuni effetti negativi fornendo habitat agli impollinatori. Continua a leggere

Le Nazioni Unite dichiarano il 20 maggio “Giornata Mondiale delle Api”

save the beeNell’ambito delle azioni mirate allo sviluppo sostenibile, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’anno scorso ha deciso che dal 2018 il 20 maggio sarà la giornata mondiale delle api[1].  Fortemente voluta dalla Slovenia, la proposta è stata sostenuta da 115 Stati membri delle Nazioni Unite tra cui l’Italia.  Il giorno è stato scelto in memoria d di Anton Janša (20 maggio 1734–1773), un apicoltore sloveno pioniere dell’apicoltura moderna, amatissimo dall’Imperatrice Maria Teresa che lo volle alla Scuola di Apicoltura di Vienna. Continua a leggere

VALORE DELL’IMPOLLINAZIONE AGRICOLA

Quantificato il ruolo ed il valore dell’impollinazione agricola nel Secondo Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia (2018).

ben_wildflowers-cantinaIl Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha pubblicato il Secondo Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia che, come previsto dalla Legge 221/2015, si propone di tradurre in termini monetari una serie di informazioni ambientali e di misurare lo stato di conservazione del Capitale Naturale, che svolge un ruolo cruciale, finora non abbastanza riconosciuto, anche per il mantenimento dei processi economici del Paese. Continua a leggere

Buona notizia per le api:  è stata approvata una moratoria che vieta l’impiego di neonicotinoidi

api-neonicotinoidiI neonicotinoidi sono insetticidi largamente utilizzati per la concia delle sementi (in particolare per semi di mais, cotone, colza, bietola, girasole) trattamenti fogliari di molti fruttiferi e di piante ornamentali e trattamenti granulari al terreno.  Hanno però il grande torto di agire negativamente sulle popolazioni di api mellifere, api selvatiche solitarie, bombi e gli altri insetti utili.  Ora c’è una buona notizia: il 27 aprile 2018 l’Unione Europea ha approvato una moratoria Continua a leggere

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA 2018 e nuovi soci

Ogni anno il 31 dicembre scade la tessera associativa, dai primi dell’anno quindi è da rinnovare l’iscrizione all’Associazione che quest’anno è di 15 euro. Grazie a chi ha già provveduto.
Per rinnovare basta seguire le seguenti istruzioni:

  • Fare il bonifico per la quota associativa, IBAN: IT20T0503403212000000200115 indicando nella causale il nome del socio

Inviare la ricevuta del bonifico a segreteria@apiterapiaitalia.com

Per i nuovi soci invece è possibile scaricare il modulo d’iscrizione alla pagina http://www.apiterapiaitalia.com/download/modalita-iscrizione-associazione.pdf

soci 2018

Archeologia e palinologia: Miele di vite all’epoca del Ferro.

Notizie importanti sono emerse da un lavoro pubblicato recentemente (Castellano et al. 2017) sulle tecniche apistiche impiegate durante l’Età del Ferro nell’Italia settentrionale.  Uno scavo eseguito nel sito archeologico di Forcello, non lontano da Mantova, ha fornito dati essenziali per determinare la flora visitata dalle api di allora e per ipotizzare che 500 anni AC venisse effettuata un’apicoltura itinerante in Italia.  Continua a leggere

Casa dolce Casa……Arnia dolce Arnia!

arnia casaÈ proprio così, anche le api hanno il concetto di casa ed è tutta una questione olfattiva!
Capita anche a noi quando ci rechiamo a casa di amici o parenti di essere accolti da un odore nuovo: ogni casa ha un suo odore , non solo anche chi la abita ha il suo odore.
È noto come, nella società delle api, gli intrusi non siano sempre ben accetti e rischino davvero la vita nel caso vogliano entrare per forza nell’alveare. Le api guardiane sono molto severe nel giudicare chi ammettere e chi aggredire come invasore. Continua a leggere

NEL 2050 POTREMO BERE ANCORA CAFFE’?

Beautiful little honey bee feeding on blueberry blooms.Api e caffè non sono argomenti così estranei, anzi, il primo è il più importante impollinatore del secondo… per ora.

La più vasta area di coltivazione del caffè è attualmente posta nei paesi dell’America latina e riguarda, soprattutto, aziende agricole di modesta dimensione a conduzione familiare.

E’ necessario considerare che gli scenari futuri, derivanti dall’attuale andamento climatico, prevedono aumenti della temperatura e conseguenti spostamenti verso zone meno calde delle nostre colture più importanti, tra cui il caffè.  Continua a leggere